LE LUNE DI NETTUNO
Nettuno è un altro bellissimo pianeta blu come la nostra Terra ma a differenza di lei che ha un solo satellite naturale, Nettuno ha ben 14 lune che prendono il loro nome dalla mitologia greca. Le dimensioni di queste lune variano tantissimo tra loro e questo video ti porterà a conoscerle tutte, insieme alle specifiche particolarità e caratteristiche. Le lune di Nettuno possono essere suddivise in due gruppi: regolari e irregolari. Il primo gruppo comprende le sette lune interne, che seguono orbite circolari dirette giacenti nel piano equatoriale di Nettuno. Il secondo gruppo è costituito da tutte le altre lune, tra cui Tritone. Questi satelliti naturali seguono perlopiù orbite eccentriche e inclinate, spesso retrograde e lontano da Nettuno; l'unica eccezione è Tritone, che orbita vicino al pianeta seguendo un'orbita circolare, retrograda e inclinata. Iniziamo quindi proprio con la luna Tritone che è sicuramente la più grande e bella luna del pianeta; è classificata come luna ghiacciata e ha un diametro di circa 2706 km. Ha un'orbita quasi circolare su Nettuno che dura circa 5 giorni e 21 ore e si muove come una delle poche lune retrograde o opposte al senso di rotazione di Nettuno. Tritone è l'unica grande luna che orbita attorno al proprio pianeta con moto retrogrado, ad una distanza media da Nettuno di circa 355000 km e in un periodo di poco inferiore ai sei giorniAbbiamo informazioni su Tritone tramite la sonda Voyager2 che lo ha sorvolato nel 1989. Prima di allora si conosceva ben poco della sua superficie e le immagini ci hanno rimandato la presenza di molte faglie, una crosta di ghiaccio deformata e solo pochi crateri da impatto di meteoriti. Gli scienziatirilevano che Tritone è geologicamente attivo
Le lune interne di Nettuno : Nereide
La luna Nereide ha un diametro di circa 340 km che la incorona come la terza luna più grande di Nettuno intorno al quale orbita in modo altamente ellittica con moto progrado ad una distanza media di circa 5.513.400 km in 360 giorni e 3 ore. La sua alta eccentricità di 0,7507 è la più elevata finora scoperta nel sistema solare per un satellite naturale. Questa orbita inusuale fa pertanto ritenere che il satellite sia in realtà un asteroide o un oggetto della fascia di Kuiper catturato in un secondo momento dalla gravità di Nettuno, oppure che la sua orbita possa essere stata disturbata durante la cattura di Tritone da parte dello stesso Nettuno Le sue dimensioni sono piuttosto grandi per un satellite irregolare, mentre la sua forma non è ancora nota. A causa della sua orbita fortemente ellittica, il satellite può trovarsi sia in uno stato di precessione forzata, che in rotazione caotica ma la sua rotazione dovrebbe essere piuttosto irregolare ed è diversa dall'orbita che di solito effettuano le altre lune dei pianeti giganti gassosi.
Naiade
Naiade ci appare come la luna più interna e ultima del pianeta, scoperta attorno alla metà del settembre 1989 dalle immagini della sonda NASA Voyager 2 e ha preso il nome dalle Naiadi della mitologia greca . Ha un diametro di appena 57 km e un periodo orbitale quasi perfettamente circolare di 7 ore e 4 minuti. Naiade orbita circa 23500 km sopra le cime delle nubi di Nettuno, dunque in maniera rasente alla sua atmosfera di Nettuno stesso e la sua orbita sta lentamente decadendo a causa dell'accelerazione secolare e il satellite impatterà con l'atmosfera di Nettuno, o si romperà in un anello planetario a causa delle forze di marea. Sta superando quello che chiamiamo il limite di Roche che giudica la stabilità interna di un corpo celeste. Presenta una superficie scura con temperature medie di meno 186 gradi. Eh si fa un po freddino lì. E’ di forma irregolare e probabilmente non è stata modificata da nessun processo geologico interno dopo la sua formazione derivante da un insieme di detriti che si sono fusi da frammenti di satelliti originali di Nettuno, che furono distrutti da perturbazioni provenienti da Tritone quando fu catturato nella sua orbita iniziale.
Talassa
Despina
Despina è il terzo satellite naturale di Nettuno più interna con un diametro di 148 km scoperto nel 1989 grazie alle foto della sonda Voyager 2 dall'astronomo statunitense Stephen Synnott e intitolato alla ninfa Despina, figlia di Poseidone e di Demetra secondo la mitologia greca. Nelle foto inviate da Voyager 2 Despina si presentava come una macchia grigia a forma di spina; ha infatti un aspetto fortemente irregolare e non mostra traccia di attività geologica, si muove in modo pro-grado a una distanza di 52.485 km impiegando 8 ore e 1 minuto anche lei al limite di Roche potrebbe essere disintegrata con l’impatto sul pianeta. La sua formazione e origine parrebbe simile a quella di Neiade e Talassa.
Galatea
Grazie alle foto della Voyager 2 abbiamo anche le immagini di Galatea; è il quarto satellite naturale di Nettuno in ordine crescente di distanza dal pianeta che si presenta come un corpo celeste sfocato e allungato. Anche lui scoperto nel luglio del 1989 dalle foto della sonda Voyager 2 e il merito fu dell'astronomo Stephen Synnott. Il satellite è intitolato alla figura di Galatea, una nereide secondo la mitologia greca. Ha 157,7 km di diametro, orbita in modo approssimativamente circolare e non mostra traccia di attività geologica a circa 61.951 km dal pianeta e la sua orbita si completa in circa 10 ore e 17 minuti da Nettuno.Anche Galatea si trova al limite di Roche e condivide la sua sorte con le lune precedenti quindi Galatea a causa delle forze di marea di Nettuno impatterà con la sua atmosfera frantumandosi e formando un anello planetario oppure si distruggerà bruciando in un inferno dantesco.
Larissa
Larissa è il quinto satellite naturale di Nettuno in ordine crescente di distanza dal pianeta. Fu scoperto nel 1981 da un gruppo di astronomi che si basarono sull'osservazione di occultazioni stellari nel 1981 ma non fu più visibile fino alle immagini inviate da Voyager 2, nel 1989 Il satellite è intitolato alla figura di Larissa, ricordata a volte come madre di Pelasgo, nato dall'unione con Giove o con Poseidone, secondo la mitologia greca. Le immagini mostrano Larissa come un oggetto scuro di forma fortemente irregolare senza alcuna attività geologica a una distanza di circa 73.547 km dal pianeta. La sua superficie è fortemente craterizzata. Impiega circa 13 ore e 18 minuti per un’orbita completa intorno a Nettuno cui rivolge sempre la stessa faccia, per cui da quella stessa faccia il pianeta rimane sempre visibile, raggiungendo una dimensione di circa 100 volte la Luna piena vista dalla Terra. Dalla stessa parte è periodicamente possibile osservare le lune più interne transitare sul disco di Nettuno, mentre dall'altra quelle più esterne.
Proteo
Proteo è il secondo satellite di Nettuno per dimensioni dopo Tritone ha un diametro di circa 415 km e una distanza dal pianeta di circa 117.600 km. Il suo nome deriva da quello di Proteo, una divinità minore del mare in grado di modificare, secondo la mitologia greca, il proprio aspetto. Proteo venne scoperto grazie a un'immagine catturata dalla sonda statunitense Voyager 2 durante il sorvolo di Nettuno avvenuto nel 1989 e mostra una superficie densa di crateri da impatto. Proteo ha una densità limite e non è solo il più grande satellite non di forma sferica di un pianeta ma anche una delle lune più scure di grandi e medie dimensioni del nostro sistema solare. Infatti la sua superficie riflette soltanto il 10% della luce incidente e mostra dei crateri da impatto rotondi simili a trincee cui spicca il cratere Pharos che costituiscono prove di impatti avvenuti con angoli acuti. Gli scienziati presumono che questa luna “Proteo” non si sia formata da processi geologici.
Le lune esterne di Nettuno: Alimede
Alimede è un satellite irregolare e retrogrado di Nettuno,gli scienziati presumono che si sia formato da una collisione con Nereide la terza luna mentre precedentemente si ipotizzava che fosse un asteroide catturata dalla forza di attrazione di Nettuno. Alimede è una delle lune retrograde di Nettuno scoperto il 14 agosto 2002 insieme ad altri due satelliti, Laomedea e Sao. Orbita intorno a Nettuno in 1879 giorni e 8 ore con un’orbita ellittica e con una distanza che varia tra 12.262.000 e 20.918.000 km e ha un diametro di circa 62 km. La sua superficie scura suggerisce che sia composta di acqua ghiacciata mentre il suo nome deriva da quello di Alimede nella mitologia greca una Nereide quinta figlia di Nereo e Doris.
Psamate
Anche Psamate come Alimede dovrebbe essere composto da acqua ghiacciata, presenta superficie scura e un diametro di circa 38 km. E’ la seconda luna più piccola di Nettuno dal quale compie un giro completo in ben 9.115 giorni sulla sua orbita ellittica retrograda impiegando ben 25 anni. Fu scoperto nel 2003 dal gruppo di ricerca di un team di scienziati utilizzando il telescopio Subaru da 8 metri nelle Hawaii. Il suo nome deriva anch’esso da una Nereide greca. Psamate e Neo sono i satelliti più lontani dal loro pianeta madre nell'intero sistema solare.
Sao
Sao è la quarta luna più esterna del pianeta Nettuno ed ha un diametro di circa 44 km . La sua orbita ellittica attorno a Nettuno ad una distanza di circa 22,4 milioni di chilometri, è caratterizzata da una notevole inclinazione, ma una modesta eccentricità in confronto agli altri satelliti irregolari di Nettuno. Nel diagramma che riporta le orbite dei satelliti irregolari del pianeta, quelli al di sopra dell'asse orizzontale hanno moto progrado, mentre quelli al do sotto hanno moto retrogrado. I segmenti gialli si estendono dal pericentro all'apocentro mettendo così in evidenza la loro 'eccentricità. La luna impiega 2.905 giorni e 15 ore per compiere un’orbita completa intorno al pianeta il che equivale a circa 8 anni terrestri. Il satellite è in risonanza di Kozai, vale a dire che l'eccentricità e l'inclinazione sono accoppiate tra loro in modo che l'inclinazione dell'orbita aumenta al diminuire dell'eccentricità e viceversa.
Laomedea
Laomedea è stato scoperto il 14 agosto 2002 da un gruppo di ricerca insieme agli altri due satelliti, Alimede e Sao. Anche il suo nome, deriva da una delle Nereidi greche. E’ la terza luna più esterna di Nettuno e si muove con moto progrado ad una distanza di circa 23,5 milioni di chilometri, con un'orbita caratterizzata da una notevole inclinazione, ma una modesta eccentricità. Compie un giro completo in circa 3.161 giorni e 5 ore che corrisponde a un periodo di circa 8 anni e mezzo terrestri. Laomedea ha un diametro di circa 42 km e sembra costituita da acqua ghiacciata. Si pensa sia stato un asteroide vagante catturato dall’attrazione di Nettuno.
Neso
Neso, è il satellite più esterno di Nettuno con un diametro di circa 59 km. Fu scoperto nel 2002 da un gruppo di ricerca dopo che le immagini della sonda Voyager 2 non erano riuscite a catturare questa luna durante il sorvolo a causa della sua superficie scura che ne caratterizza la composizione a base di acqua ghiacciata. Ha una traiettoria ellittica retrograda attorno al pianeta Nettuno e la sua orbita si spinge più lontano dal rispettivo pianeta madre nell'intero sistema solare. Ben 49 milioni di km, cioè 120 volte più distante di quanto non sia la Luna dalla Terra e quello col periodo orbitale più lungo: 91740 giorni e 17 ore ovvero 26,67 anni terrestri. Si tratta dell’orbita più grande di cui abbiamo conoscenza, più lunga di qualsiasi altra orbita conosciuta di qualsiasi luna nel nostro sistema solare.
Ippocampo
Ippocampo, è la luna più piccola di Nettuno con i suoi 17,7 km di diametro scoperto il 1º luglio 2013 da Mark Showalter del SETI Institute di Mountain View, in California. Date le dimensioni ridotte e la scarsa luminosità, il satellite non era stato osservato dalla sonda spaziale Voyager 2 durante il sorvolo ravvicinato di Nettuno del 1989.Showalter ne ha effettuato la scoperta esaminando più di 150 fotografie d'archivio di Nettuno scattate dal telescopio spaziale Hubble tra il 2004 e il 2009. Ippocampo orbita intorno al pianeta con una traiettoria quasi circolare tra le lune Proteo e Larissa a una distanza media di 105.283 km per cui il tempo necessario a Ippocampo per orbitare intorno al pianeta Nettuno è di circa 22 ore e 28 minuti in base alle immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble. Il quattordicesimo satellite noto di Nettuno è appena visibile a causa della sua scarsa luminosità la più bassa di tutti gli altri corpi celesti nell’intero sistema solare. Le ipotesi sulla sua possibile origine lasciano immaginare che Ippocampo potrebbe essere nato in seguito all’impatto di Proteo con un altro corpo celeste. Una collisione di cui si trova traccia anche oggi sulla superficie di Proteo, sotto forma del cratere Pharos. L’insolita vicinanza tra le due lune è ancora una volta la prova del turbolento passato del sistema di satelliti di Nettuno, un passato violento fatto di impatti e nuove generazioni lunari. Anche il nome ha un passato intrigante; l'ippocampo infatti, secondo la mitologia greca, era un cavallo sino alla pancia e il suo corpo si concludeva con una coda di pesce.
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